LA NOSTRA STORIA SECONDA PARTE ...



L'abbandono del vecchio edificio di via Tuderte, a favore di questa nuova soluzione, destò subito qualche perplessità, poiché l'edificio era troppo isolato e lontano dalla stazione ferroviaria. 
La Provincia, comunque, si attivò immediatamente per munire la scuola di tutti i comfort necessari; fu organizzata una bellissima e moderna biblioteca, che all'occorrenza veniva utilizzata anche per conferenze e assemblee studentesche.  Emersero subito i difetti strutturali dell'edificio: le assemblee studentesche non poterono più essere organizzate in biblioteca, perché non sufficientemente capiente e furono pertanto dirottate al Palazzetto dello Sport, la cui acustica però non permetteva un ascolto attento e partecipe; inoltre la mancanza  di edifici vicini rendeva la scuola appetibile per vandali e ladri che, con frequenza ossessionante, di notte agivano indisturbati danneggiando le strutture (vetri , allagamenti , impianti antincendio ,ecc.)    e rubando quel poco che trovavano. 
Il collegio dei docenti e il Consiglio d'Istituto continuavano  a chiedere che il Liceo Scientifico di Città della Pieve diventasse autonomo, apportando  le medesime motivazioni, che, con il trascorrere del tempo, risultavano    sempre più valide. 
Il 1.9.1986 il Prof. Attilio Turrione subentra nella Presidenza al Prof. Prospero Castiglione. 

Così il Preside Turione ricorda la sua esperienza presso di noi: 
"Sono stato Preside del Liceo Scientifico " L. Salvatorelli " per cinque anni, dal 1986/87 al 1990/91, dopo 24 anni di insegnamento nei Licei Classici  " Pontano-Sansi " di Spoleto e "F. Frezzi " di Foligno. Provenivo da Budrio, provincia di Bologna, dove ero stato mandato in prima nomina ad esercitare le funzioni di capo d'Istituto. Un anno drammatico". 


" Marsciano mi sembrò un approdo di salvezza e in effetti la mia presenza al Salvatorelli è legata, a memorie piacevoli e a realizzazioni interessanti. In primo luogo, la componente umana : docenti e personale ausiliario e di segreteria creavano un clima 
sereno, di collaborazione e fiducia. Non me ne vogliano i professori e non si sentano sottovalutati, se riservo a loro poco spazio; vorrei, invece, che non passassero sotto silenzio i tre bidelli che trovai nel 1986 e che mi accompagnarono per qualche tempo, prima di ritirarsi dal lavoro o dalla vita: la Giannina, Beniamino, Alberto, veri "signori ", appartenenti ad una generazione oggi sempre più rara, che, dignitosi e schivi, non avevano bisogno di ordini per assolvere il proprio compito; erano "maestri" all'interno di una comunità educante. Con gli studenti ho avuto sempre un buon rapporto e non sono mancate soddisfazioni da parte loro: nei campionati studenteschi, nei  giochi della chimica (il "favoloso" Andrea), nel profitto, ma soprattutto nella constatazione dei progressi registrati sul piano culturale e relazionale. Il mio ricordo in particolare è legato a realizzazioni come a) la sistemazione degli spazi adiacenti all'edificio, b) la trasformazione della biblioteca in aula multimediale, c) l'impianto del primo e poi del secondo laboratorio d'informatica, d) i corsi preprofessionali, e) i corsi di tedesco, f) i viaggi d'istruzione. L'amarezza veniva dagli atti vandalici contro l'edificio e assimilati che, in misura più o meno grave, mi hanno "inseguito" per tutto il quinquennio. Ora ho saputo che il fenomeno è scomparso, anche per la messa in opera di sistemi più efficaci di protezione. La cosa mi conforta e mi fa sperare che , superata la fase delle "origini", si apra per il Salvatorelli un nuovo capitolo di sviluppo, potenziamento e riconoscimento ,da parte di tutti i marscianesi ,del ruolo e dell'importanza del loro Liceo. 
Finalmente, a partire dall'a.s.1986/87, arriva per  Città della Pieve la tanta sospirata autonomia; "è un fatto rilevante per il Liceo Scientifico di Marsciano e naturalmente assai vantaggioso per Città della Pieve che, d'ora in poi, gestirà autonomamente richieste e fondi ,iniziative culturali e didattiche" (dal verbale del Consiglio d' Istituto del 12-9-86). 
Il 1986 è un anno importante per la storia recente del Liceo Scientifico di Marsciano; in quell ' anno, infatti, si dà l'avvio alla mini sperimentazione d'informatica che coinvolge inizialmente le classi del triennio superiore. 
Questo fatto ridà impulso all'attività didattica dell'intero Istituto. Il successo fu immediato: le iscrizioni cominciarono di nuovo a salire. 
Furono acquistati i primi Personal Computer e fu dato l'avvio a corsi di aggiornamento per i docenti. 
Intanto la scuola si apre all'esterno; viene organizzato, nell'a.s. 1989/90, in collaborazione con il Consorzio Economico-Urbanistico, un corso professionale aperto anche ai diplomati non liceali, al cui termine sarebbe stato possibile conseguire un diploma di "ESPERTO di BIBLIOTECA di PRIMO LIVELLO", spendibile nei concorsi banditi dagli Enti Locali. Il corso dimostrò che anche una scuola di tipo tradizionale può contribuire ad ampliare l'offerta dei servizi culturali e dare ai giovani una possibilità in più per inserirsi nel mondo del lavoro. 

Dal corso emerse la lungimiranza e la capacità organizzativa del Preside Attilio Turione, che si fece promotore di un altro corso, unico nel suo genere: "ESPERTO del VERDE del GIARDINO", e di un corso di tedesco. 
Intanto l'economia marscianese cominciava a dare i primi segni di crisi. 
L' E.M.U., azienda leader nel settore di mobili da giardino, che tanta importanza aveva per l'economia marscianese, fu coinvolta in questo processo. 
Chiudono o entrano in gravissima crisi anche altre aziende medio piccole e le conseguenze per l'occupazione si fanno subito sentire; cominciano i primi licenziamenti e gli operai o impiegati coinvolti spendono con più attenzione, così che anche il settore commerciale dà i primi segni di stanchezza. 
La scuola ,sensibile ai problemi del territorio, sente che può e deve fornire un contributo alla soluzione, certo non miracolistica, della crisi, in termini di migliore preparazione delle nuove generazioni ad un'attività efficiente nei vari settori della vita professionale e produttiva;

avverte l'esigenza di una didattica più moderna e avanzata tecnologicamente; perciò si chiede  di estendere anche al biennio la minisperimentazione avviata al triennio, minisperimentazione che viene concessa.  Il Liceo entra così a far parte della cerchia ,inizialmente ristretta, degli Istituti superiori che avevano introdotto un progetto di nuovo insegnamento, più noto come Piano Nazionale per l'Informatica; si dota di un'aula tra le più moderne, attrezzate con Personal Computer collegati in rete hardware e software ;così il processo didattico ,avviato con l'introduzione dell'informatica ,diventa irreversibile e, lentamente ma progressivamente, l'insegnamento assume un carattere sempre più interdisciplinare; è avviata anche la modernizzazione del laboratorio di Fisica e di Chimica. 

Nel frattempo ,ignoti, potendo entrare e uscire indisturbati dall'edificio scolastico, non si limitano a danneggiare le sole strutture, come avvenuto finora, ma hanno anche il tempo di svuotare il laboratorio d'informatica che però, grazie ad un finanziamento straordinario da parte del Ministero, è ripristinato in tempi brevi. 
Intanto viene emanata, in data 26.2.1990, l'Ordinanza Ministeriale n.40 sulla razionalizzazione delle Presidenze. Sulla nostra scuola ricominciano a rincorrersi le più disparate voci che hanno un comune denominatore: tutte vogliono che il Liceo Scientifico "Luigi Salvatorelli" di Marsciano cessi di essere autonomo. 
Il Consiglio d'Istituto, nella sua seduta del 29.5.1990, si occupa per la prima volta del problema; riportiamo la seduta dal verbale :" Il Preside illustra il piano del Provveditore che prevede un'aggregazione della scuola di Marsciano con il Liceo Scientifico di Città della Pieve". Siamo veramente all'assurdo: il Liceo Scientifico di Marsciano si è impegnato per anni a sostegno dell'autonomia di Città della Pieve, causa i tanti problemi che questo comportava, e soltanto dopo pochissimi anni, non solo viene riproposto l'accorpamento, ma addirittura è Marsciano che diventa sezione staccata! 

 Altre soluzioni vengono sussurrate, quale, per esempio, l'aggregazione con un istituto di Todi. Anche questa ipotesi trova l'opposizione netta e categorica della cittadinanza; non si capisce perché questa cittadina, che ha un numero di abitanti pari o di pochissimo superiore alla nostra, usufruisca di ben 7 indirizzi superiori, contro i nostri 3, e malgrado ciò, debba essere ancora Marsciano a pagare. Gli studenti, gli insegnanti, i genitori, la cittadinanza tutta insorge contro tale ipotesi. 
Così ci riferisce Marco Regni: 
"Noi ragazzi sentimmo subito l'obbligo di difendere e valorizzare l'esperienza educativa nella quale ci stavamo formando. Quel decreto era assurdo e fondato su basi puramente matematiche! L'autonomia della nostra scuola doveva essere salvata. Ci organizzammo, mandammo fax, articoli, comunicati a giornali, a emittenti radio-televisive locali ,con l'intento di sensibilizzare non solo la nostra cittadinanza, sul problema, ma anche aprire un dibattito più ampio e portarlo all'attenzione dei mass-media. In una settimana riuscimmo a contattare telefonicamente i rappresentanti degli studenti delle varie scuole di tutta la provincia, investite dal problema uguale al nostro e lanciammo l'idea di una manifestazione con corteo per le vie di Perugia, fino in Provveditorato, idea che venne accolta. I preparativi, così come una manifestazione svolta per le vie della città di Marsciano, vennero fatti ritornando a scuola il pomeriggio, perché volevamo dimostrare di essere maturi e capaci di un impegno serio per la difesa di un bene prezioso per l'intera comunità. La manifestazione di Lunedì 19 Marzo, a Perugia, fu un successo: riuscimmo a essere ricevuti dal vice-provveditore, e il giorno dopo i giornali la definirono "la spedizione dei mille"; infatti eravamo proprio un migliaio, provenienti da tutta la provincia  con pullman e altri mezzi ." 
Vengono sollecitate dagli organi competenti  soluzioni alternative, quali la costituzione di un polo cittadino, consistente nell'aggregare, sotto un'unica presidenza, l'Istituto Professionale per il Commercio e il Liceo Scientifico. 
Il sostegno dell'Amministrazione di Marsciano è totale: vengono effettuati consigli comunali, assemblee pubbliche, conferenze, dibattiti che hanno sempre visto una partecipazione attenta e numerosa, a dimostrazione del fatto che l'amore della popolazione verso questa istituzione scolastica è forte e radicato. Il 1 Settembre 1991 il Preside Turrione viene sostituito dalla Prof. Maria Pia Renzini. 


L'attività al Liceo di Marsciano si fa intensa; si stringono contatti con la Provincia per migliorare la sicurezza dell'Istituto; vengono presi contatti con le Scuole Medie Inferiori e gettate le basi di una collaborazione che possa permettere una programmazione didattica più rispondente alle attuali esigenze; nasce Babele, il giornalino scolastico, che ha avuto ed ha il merito di essere non solo uno strumento formativo interdisciplinare importante, ma anche un mezzo di collegamento con le scuole del territorio ,che, in qualche modo, hanno nel Liceo Scientifico "Luigi Salvatorelli" un sicuro punto di riferimento. 
Si comincia a dare attuazione ad un piano di scambio culturale con il Liceo "Leonardo da Vinci" di Tremblay en France, cittadina francese nei pressi di Parigi, gemellata con il Comune di Marsciano. 
Il 29.4.93. viene istituito, con sede presso il Liceo Scientifico "Luigi Salvatorelli", d'intesa con le scuole di ogni ordine e grado e con le istituzioni presenti nel territorio ,il C.I.C. ( Centro d'Informazione e Consulenza ) allo scopo di promuovere iniziative di carattere sociale e sportivo, ricreativo e culturale, tutte mirate alla prevenzione del disagio giovanile. 
Così la Preside Renzini descrive la sua breve, ma intensa esperienza: "Sono stata Preside del Liceo Scientifico "Salvatorelli" di Marsciano dal 1.9.91 al 31.8.93. 

Avevo abitato a Marsciano tanti anni fa e vi avevo frequentato la scuola media, che allora era ospitata in una vecchia casa del centro della città .Quando sono arrivata nel ' 91, per certi aspetti mi è sembrato di tornare a casa. Ho ritrovato vecchi amici, ma la città è cresciuta e la scuola è nuova. Ed ora parto con un bel ricordo di questi due anni passati alla guida del Liceo, un ricordo legato soprattutto all'atmosfera cordiale, alle iniziative realizzate ed al dibattito talvolta vivace e dialettico che le ha accompagnate, alle molte persone (docenti, non docenti e studenti ) che si sono impegnate, spesso anche al di fuori dell'orario di  lavoro. Ora, nel lasciare la guida della scuola, mi è gradito formulare l'augurio che tutta la comunità cittadina possa sempre più considerare preziosa la presenza del Liceo nella città e che il Liceo possa continuare a godere di questa considerazione". 
Il 1.9.93 arriva, in sostituzione della Prof. Maria Pia Renzini, il Prof. Stefano Allegrucci. 

 

Stefano Allegrucci e' nato a Perugia il 24 agos to 1955.Si e' laureato in Scienze Agrarie (1980) 
e in Scienze Biologiche (1986) presso l'Universita' degli Studi di Perugia,con il massimo dei voti.Ha svolto inizialmente attivita' di ricercatore borsista 
presso L' Istituto di Miglioramento Genetico dei Vegetali. 
A partire dal 1981 ha insegnato Scienze Naturali nella scuola secondaria superiore,entrando di ruolo, come vincitore di un 
concorso,nel 1984.E' in possesso di 4 abilitazioni all ' insegnamento nel campo delle Scienze Naturali , Agrarie e dell ' Alimentazione. 
Dal 1991 e' preside di ruolo ,quale vincitore tra i piu' giovani d' Italia nel settore dei Licei ed Istituti Magistrali. 
Ha anche ottenuto l'idoneita' alla direzione degli Istituti Tcenici Commerciali e Agrari. 
Prima di Passare al "L. Salvatorelli" ha diretto il Liceo Scientifico "P.Frisi" di Monza ed il Liceo Classico " A. Mazzantini" di Gubbio 
con annessa sezione magistrale.E' stato vice-presidente dell' Associazione Provinciale Presidi di Perugia, noche' membro del Direttivo 
Provinciale dell A.N.P. (Associazione Nazionale Presidi). 
E' componente della sezione tecnica del "Club della Qualita'"  dell'  Associazione Industriali di Perugia dove si interessa di qualita' dei 
servizi nella Pubblica Amministrazione.Esperto di Informatica e di tematiche naturalistico-ambientali,ha collaborato con L'IRRSAE Umbria 
alla realizzazione di un progetto multimediale di aggiornamento a distanza degli insegnanti di Scienze. 

Il nuovo Preside si trova subito a gestire una "grana":  il Ministero della Pubblica Istruzione emana, in data 9.8.1993, il Decreto Legge n. 288, più noto come "decreto tagliaclassi". La nostra scuola ne è coinvolta  in pieno: in un primo momento il Provveditorato agli Studi di Perugia propone che al Liceo di Marsciano siano "tagliate"  ben tre le classi ! E' un colpo tremendo per la vita dell'Istituto: le conseguenze sarebbero gravissime, l'attività didattica fortemente compromessa. Di nuovo la cittadinanza si mobilita a difesa del "proprio liceo"; la pressione verso le istituzioni scolastiche, affinché recedano dai loro propositi, è continua. 
Il Consiglio d'Istituto ,in data 31.8.1993 ,invia un documento al Prefetto di Perugia, al Provveditore agli Studi, ai Sindaci dei Comuni di Marsciano, Fratta Todina, San Venanzo, Collazzone, Deruta, Gualdo Cattaneo, evidenziando le conseguenze negative che deriverebbero per la comunità scolastica nel caso si  proceda effettivamente alla soppressione delle tre classi. Alla fine il Provveditorato rinuncia parzialmente al progetto: solo la I C viene "tagliata". 
Il 15.9.93 il collegio dei docenti autorizza il Preside Prof. Stefano Allegrucci a richiedere al Ministero l'introduzione dell'indirizzo linguistico, indirizzo che, già previsto dalla Commissione Brocca, anticipa la riforma della scuola media secondaria superiore. 
Ma questa è storia dei nostri giorni.   
                                                                                                                                                                                                                Giovanni Marcacci



 
PRIMA PARTE DI TRENTA ANNI DI STORIA DEL NOSTRO LICEO

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